Mi occupo degli aspetti cognitivi della persona, ovvero della valutazione delle capacità di memoria, di attenzione, della produzione linguistica e di tutti i processi comportamentali in relazione ai meccanismi anatomo-fisiologici che li sottendono. Lo studio di tutto questo avviene sia a scopo semplicemente valutativo, senza i presupposti di alterazioni patologiche, sia, appunto, come metodologia d’indagine quando si presenti la necessità di vagliare tali aspetti in relazione ad un danno alla persona.
L’esempio più comune di questa seconda area è dato dagli esiti di un trauma cranico, ma anche da altre patologie dove siano compromesse le funzioni prima descritte: memoria, attenzione, concentrazione, capacità esecutive. Tali alterazioni sono più frequenti di quanto si possa immaginare e compaiono all’osservazione specialistica in molteplici casi. Pensate agli esiti di una intossicazione acuta o cronica; alle sindromi dello spettro autistico; alla complessa situazione che si viene a determinare a causa di quelle che vengono definite ‘malattie ambientali’: la sensibilità chimica multipla,la fibromialgia, la sindrome da affaticamento cronico, l'elettrosensibilità, che mostrano un decadimento nelle capacità di memoria, attenzione, concentrazione anche imponente. Particolare importanza ha assunto recentemente detta valutazione in relazione alla 'sindrome delle apnee ostruttive del sonno' e rimando alla area di competenza 'Odontoiatria' per maggiori indicazioni. In questi casi – ma non li ho citati tutti -, abbiamo a disposizione una serie di strumenti tecnici diagnostici che ci permettono una valutazione davvero accurata, accanto alle altre possibilità mediche specialistiche. In sede medico-legale e giudiziale l’importanza di quanto sopra è capitale, in quanto consente di compiere studi e descrizioni probatorie che favoriscono il raggiungimento della più accurata comprensione diagnostica e, dunque, del riconoscimento – o anche del non-riconoscimento -, della condizione di disturbo psichico e di abbassamento della qualità della vita, riconducibile ad un danno esistenziale, garantito in sede legislativa.
- AFASIA : la perdita della capacità di produrre o comprendere il linguaggio
- ALZHEIMER-DEMENZA:malattia che comporta la degenerazione progressiva delle capacità cognitive
- ATTENZIONE: studio e valutazione delle capacità di attenzione e concentrazione
- AUTISMO: disturbo neuropsichiatrico con una marcata riduzione dell'integrazione socio-relazionale
- DETERIORAMENTO MENTALE: riduzione delle capacità intellettive dovuta a varie cause
- INTELLIGENZA-PROBLEMI COGNITIVI-DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO: screening delle varie funzioni neuropsicologiche
- MEMORIA: studio e valutazione delle capacità mnesiche in conseguenza di traumi o malattie degenerative
- MOTRICITA'-ORIENTAMENTO DESTRA-SINISTRA: studio delle funzioni prassiche
- VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA COMPLESSIVA: studio del complesso delle capacità cognitive
Le prove che utilizzo attualmente per l'indagine di questa area :
NEUROPSICOLOGICA - COGNITIVA - clicca sul numero per andare sul test corrispondente
- · Afasia: 37
- · Alzheimer –demenza: 05, 06, 07, 16, 30, 37 46
- · Autismo : 38, 39, 40
- . Attenzione,capacità di concentrazione : 45 46
- · Deterioramento mentale : 46, 05, 06, 07, 16, 30, 37, 39
- · Intelligenza-problemi cognitivi-disturbi specifici dell’ apprendimento : 05, 07, 16, 30, 38, 39
- · Memoria : 05, 07, 37 , 46
- · Motricità-orientamento dx-sx : 37, 39
- · Valutazione neuropsicologica complessiva : 05,06, 07, 16, 30,37, 38, 46 39